18.2.09

Quando acreditava no paraiso... Quando credevo nel paradiso...


Giorni di paradiso

Mensagem escrita a amigos que viajaram comigo pela Alemanha, fora 20 dias que culminaram em Colônia com a Jornada Mundial da Juventude...

"Com’è il paradiso? Tutti abbiamo un’immagine su quest’idea, si, perché prima di tutto, secondo questo pazzo che vi parla, o meglio scrive, il paradiso è un’idea. Però l’immagine più forte, quella più sedimentata e l’immagine medioevale, gli angeli con le ali bianche, le nuvole bianche, Dio seduto con la Madonna a fianco e alcuni santi dall'altro… un paradiso statico, povero di colori, dove "regna" la pace ed abbonda la monotonia.

Ho riflettuto un po’ su quest’immagine e sono arrivato ad una mia descrizione di paradiso, è l’immagine che ci faccio io. Secondo questo vostro "folle" amico, il paradiso è il regno della libertà, perciò ognuno sceglie come lo vuole. Il mio paradiso ad esempio è così: un mare infinito, ossia tutti i mari sono infiniti; nel mio paradiso non ci sono le nuvole bianche dove camminano i santi; i santi camminano a piedi nudi su la sabbia e gli angeli sembrano delfini che nuotano liberi e felici, sempre.

Non simboleggio il paradiso con il cielo, perché ho vertigine quando sono in alto. Questo particolare paradiso è simboleggiato per delle spiagge; ogni spiaggia con un colore d’acqua diverso, con della sabbia o anche delle scoglie, c’è il sole, che ogni tanto si nasconde dietro le nuvole, come un bambino che gioca con altri bambini. In questo paradiso tutto ha uno spirito infantile.

Nel mio paradiso ci sono tante colori, ma proprio tanti. Il bianco della sabbia, dove rilassano quelli che hanno lottato tutta una vita per la costruzione di un mondo più pacifico; il blu dell’infinito, il verde della speranza, il mare alternasi tra il verde, il blu, il roso ed il giallo, tutti questi colori perché sì uno deve restare tutta un’eternità in un posto, deve avere delle scelte; non posso dimenticare del verde, sì il verde degli alberi, e tutti gli altri colori che si possono immaginare; sembra proprio un dipinto di Van Gogh o Monet.

Nel mio paradiso la gente non fa delle pause per pregare, la vita è diventata una preghiera. Le persone hanno tempo, ci si parla guardandosi in faccia, nessuno è giudicato per quello che ha, neanche per il colore della pelle o anche per qualsiasi altra caratteristica esterna, tutti sono uguali, e meglio ancora, tutti si sentono pari. La religione non esiste, esiste Dio. Noi, figli suoi, lo adoriamo con la vita e capiamo tutti i suoi desideri, nel mio paradiso non esiste più i dubbi.

Nel mio paradiso niente è finito, neanche la scelta del paradiso, siccome è il regno della libertà, uno può anche scegliere di lasciare tutto. Perché nel mio paradiso esiste ancora la passione. Non si soffre nel mio paradiso, perché siamo arrivati al punto di capire anche le ragioni delle sofferenze e così, andiamo avanti; però non posso capire un’eternità senza le prove, senza delle difficoltà, neanche voglio un’eternità così, con tutto ciò, siamo arrivati al punto di capire tutte le cose e così non ci si disturba per le difficoltà.

Ci si ama nel paradiso, ci si ama tanto. Dire io ti amo, o anche ti voglio bene, è diventato un saluto normale, come dire buongiorno. Come non esiste più il dubbio, ci si dice "io te amo", con tutta la certezza del cuore.

I conflitti non esistono, non che tutti siano d’accordo a cento per cento uno con l’altro, ma siccome la libertà è il principio basico, tutti rispettano la "saggezza" dell’altro. La natura è diventata una continuazione della vita di tutti, ci si vivi pienamente.

Insomma, il paradiso sembra, per me, un posto dove la perfezione non è una regola, ma una conseguenza della normalità della vita; ci si arriva senza perseguirla. Alcune volte ho provato costruire il paradiso li, dove sono, con le persone che ci sono intorno a me; ogni tanto ci sono riuscito, ed è stato meraviglioso. Non voglio sperare la morte per trovare il paradiso, chiedo all’Eterno Padre che me lo permetta costruire ovunque vada; voglio avere forza di edificare dei pezzi del paradiso insieme alle persone che ci sono vicine a me."

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